La produzione dei soli referti senza le immagini non basta per ottenere la condanna
Pubblicato da Giorgio Muccio in Sanità · 12 Giugno 2018
Con la pronuncia del 28 febbraio
2018 il Giudice Unico Vittoria Amirante, della XIII del Tribunale Civile di
Roma, ha ritenuto che l’attrice, la quale aveva prodotto i soli referti senza i
relativi radiogrammi, non abbia assolto all’onere probatorio gravante sul
paziente danneggiato.
Con la pronuncia n. 4296/2018, il
giudice ha dunque ritenuto che sebbene i referti prodotti sono e restano pur
sempre atti pubblici fidefacienti, mancano, tuttavia, i documenti iconografici
essenziali per stabilire se l'addebito di colpa ai radiologi sia fondato oppure
no. Infatti, soltanto dal confronto tra immagine radiografica e referto sarebbe
stato possibile accertare la fondatezza delle allegazioni attoree in ordine
all'errore o all'omissione diagnostica.
Si tratta, in sintesi, di fatti
principali costitutivi del diritto fatto valere.
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