Intervento del Presidente al Convegno del 23-10-2012

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Intervento del Presidente al Convegno del 23-10-2012

Unione Giuristi Italiani
Pubblicato da Giorgio Muccio in Convegni · 30 Ottobre 2012

Innanzitutto, un doveroso e cordiale saluto a tutti i presenti ed un ringraziamento particolare all’On.le Jose Angeli, al presidente Dario Perini e al collega ed amico Mario Pavone per il cortese invito che mi ha permesso quest’oggi di ascoltare gli interessanti interventi dei relatori da cui ho colto numerosi spunti di riflessione e sui quali mediterò con attenzione.
Quando ho ricevuto l’invito ad intervenire a questo convegno ho letto con attenzione le “ragioni” che lo hanno sostenuto al fine di comprendere a fondo le istanze provenienti dalle organizzazioni promotrici e così valutare quali interventi offrire o proporre come rappresentante di una associazione di giuristi. Quando ho letto che gli obiettivi del convegno erano quelli di “presentare dei possibili percorsi per un proficuo approccio alla dimensione internazionale”, “comprendere il contesto, valutare le risorse, comparare mercati, soppesare i rischi e i vantaggi”, “pianificare le attività in maniera oculata”, ebbene, limpido, chiaro e trasparente è apparsa la ragione della mia presenza come rappresentante di quei professionisti che sono certamente necessari per attuare siffatti obiettivi.
Infatti, senza l’apporto di professionisti seri e preparati che conoscono le diverse realtà locali ed internazionali non ritengo sia possibile raggiungere nessuno dei precedenti elencati obiettivi.  
Tuttavia, nessun singolo professionista per quanto preparato ed abile potrà in verità da solo dare risposta a tutte le più disparate richieste; da questa considerazione è nata l’idea di costituire una associazione tra quanti operano nel settore giuridico, in primis per dar loro maggiore forza nell’interesse dei loro assistiti ed in secundis per creare un interlocutore unico e privilegiato per le altre organizzazioni e per quanti siano sfiduciati dalle precedenti esperienze personali e lavorative.   
Infatti, una personale convinzione che spesso ho il piacere di rappresentare quando me ne è concessa l’opportunità, come oggi qui a voi, è che uno dei principali problemi per un imprenditore in Italia, ma il medesimo discorso ha valore anche per i professionisti, è quello di doversi occupare quotidianamente di infinite questioni che nulla hanno a vedere con la propria attività lavorativa. Questo è la non scontata ma naturale conseguenza di due elementi che si accompagnano; ad una burocrazia esasperata ed inefficiente, che impone sempre maggiori obblighi, risponde un peggioramento generalizzato dei servizi, sia pubblici che privati, a fronte di costi sempre maggiori, tanto da ingenerare nel cittadino una certa riluttanza ad affidarsi, e a fidarsi, di collaboratori e consulenti. Così facendo, perdiamo tutti fin anche il 40% del nostro tempo in affari che non hanno alcuna attinenza con la nostra attività e che conducono ovviamente a risultati non soddisfacenti e spesso controproducenti. Una soluzione, per lo meno in parte, può essere offerta dal mondo delle associazioni, le quali, oltre a rappresentare con maggiore forza le istanze di categoria, possono avere il ruolo di riferimenti certi, seri e stabili per tutti, attuando di fatto una selezione all’interno delle proprie fila sia delle richieste che dei soggetti premiando tra questi i più meritevoli. Infatti, credibilità ed autorevolezza sono i binari su cui si muovono tutte le sane organizzazioni associative per poter concretamente attuare gli scopi statutari a favore degli iscritti. Per chiarire il concetto, in una realtà nella quale i singoli per diverse ragioni tendono ad ottimizzare i profitti a scapito degli altri soggetti, una valida risposta può essere quella di rivolgersi ad enti esponenziali di comprovata credibilità.
Infine, un plauso particolare vorrei tributare all’iniziativa del “Progetto ASPIM Immigra” avviato da Animi e Aspim Europa in quanto troppo spesso viene dimenticato che “globalizzazione” ed “internazionalizzazione” non sono solo elementi che ci portano fuori “casa”, ma sono delle opportunità che si presentano quotidianamente davanti alla nostra “porta” e che possiamo, meglio dobbiamo, cogliere.
Con l’augurio di ritrovarci presto per approfondire questi temi e dichiarando la disponibilità dell’associazione che mi pregio di rappresentare per sostenere i vostri progetti, porgo un cordiale saluto a voi tutti.



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